Avere qualcuno che possa fare la spesa al proprio posto è spesso un sogno realizzabile; il fatto che sia qualcuno di fidato che faccia la spesa con gli stessi criteri e cura sembra spesso una chimera. Ma se i consumatori dello Stivale potessero scegliere il loro shopper ideale, chi sarebbe? Everli – il marketplace della spesa online – ha lo ha chiesto agli italiani, facendo emergere le fantasie più varie e alcune curiosità su ciò che li indispettisce maggiormente quando è qualcun altro ad andare al supermercato.
Benedetta Rossi e Alessandro Borghese: gli shopper dei sogni degli italiani
Di fronte alla possibilità di poter scegliere la shopper dei sogni tra i VIP dello Stivale, Benedetta Rossi – iconico volto televisivo della cucina tricolore – mette d’accordo i consumatori del Bel Paese, raccogliendo il 39% dei consensi, davanti ad altre due celebrity: Orietta Berti, l’allegra e solare cantante capace di conquistare anche i più giovani (12%) e la giovane attrice e conduttrice italiana Miriam Leone (9%).
Guardando separatamente alle classifiche di donne e uomini, emergono alcune differenze: infatti, le prime vorrebbero a chiusura del podio della shopper dei sogni la regina della risata Katia Follesa (10%). Diversamente, gli uomini interverrebbero sulla medaglia d’argento, sognando di aprire la porta di casa e trovare Diletta Leotta in persona con le buste della spesa (15%).
Se però gli italiani potessero delegare a un VIP uomo il compito di fare acquisti al supermercato e farseli poi consegnarla a casa, vorrebbero trovare fuori dalla porta il rinomato chef Alessandro Borghese (con il 46% delle preferenze), subito seguito dal divulgatore scientifico Alberto Angela (21%) e dall’attore e sex symbol Luca Argentero (10%). Se le donne confermano appieno questa speciale classifica, i signori invece sono parzialmente indecisi sul gradino più basso del podio: per loro, infatti, potrebbe essere il giornalista Enrico Mentana oppure il campione europeo di calcio Federico Chiesa (entrambi a pari merito con il 6% delle preferenze dei rispondenti uomini).
Nella realtà, invece, i delegati ufficiali sono il partner (54%) e la mamma (24%)
Non sempre gli italiani fanno personalmente la spesa: anzi, a quasi 2 su 5 (38%) capita di delegare l’attività. Considerando che il 30% dei consumatori del Bel Paese effettua oltre 8 spese al mese, più della metà ne affida mensilmente almeno 3 a qualcun altro. Un passaggio di consegne non sempre facile, soprattutto per le signore: forse più esigenti e meticolose, fatto sta che dall’indagine di Everli emerge chiaramente una forte difficoltà ad affidare ad altri questa attività, vero per quasi 2 donne su 10 (65% contro il 57% degli uomini).
Ma chi viene incaricato solitamente di questa incombenza? Di base è il partner la persona che più spesso si deve fare carico dell’attività (54%), con gli uomini che cedono più spesso. Ma nello Stivale c’è anche una nutrita schiera di “cocchi di mamma”: è, infatti, quasi 1 italiano su 4 (24%) a chiedere alla propria madre di occuparsi dei propri acquisti al supermercato (abitudine più spiccata tra le donne). Nonostante nella quotidianità possa capitare di dover affidare tale azione anche ad altre persone come il personale dei servizi di spesa online (7%), fratelli e sorelle (5%), papà (4%) oppure amici e vicini (entrambi 1%), quando si domanda agli utenti tricolore di chi ci si fida maggiormente, non ci sono dubbi: forse perché li conoscono meglio o forse per affetto, ma partner (56%) e mamma (29%) vincono a mani basse il premio fiducia.
“Dalle indagini che svolgiamo periodicamente, notiamo come il gesto di delegare la spesa rappresenti ancora una fonte di stress per molti consumatori italiani: per la loro spesa settimanale cercano comodità e velocità, certo, ma non vogliono rinunciare alla qualità e all’attenzione al dettaglio. La mission di Everli è proprio questa: garantire alle persone un’esperienza di acquisto sicura e serena, che mette a loro disposizione un’ampissima scelta di insegne e prodotti, e la competenza di persone qualificate per dedicarsi alla loro spesa, gli Shopper” , dice Alice Coverlizza, Chief Business Officer Italy di Everli. “Sono proprio loro a garantire la precisione e l’attenzione al dettaglio richieste dai consumatori, in ogni fase della spesa e nella scelta di ogni singolo prodotto. In questa occasione ci siamo divertiti ad approfondire le fantasie degli italiani sullo Shopper dei loro sogni, ma per noi è fondamentale capire quali fattori agiscano sulla loro scelta di delegare o meno la spesa: vogliamo che possano affidarsi a Everli come si fa quando ci si concede una coccola, con la serenità di sapere che a occuparsi della loro spesa saranno persone qualificate e attente”.
Prodotti mancanti (45%), poca attenzione alle date di scadenza (27%) e pressapochismo nella scelta dei prodotti freschi (20%): ecco cosa infastidisce gli italiani quando delegano la spesa
Una volta sbloccate le ansie, condivisa la lista della spesa e fatte le dovute raccomandazioni, il delegato parte per il supermarket, ma il suo rientro a casa potrebbe non essere dei migliori. Aprendo i sacchetti della spesa fatta da altri, infatti, ci sono alcune cose che infastidiscono particolarmente i consumatori tricolore secondo l’indagine di Everli. In primis, vedere che sono stati dimenticati prodotti elencati nella lista (dà molto più fastidio alle donne 48% che agli uomini 41%); seguono il fatto che la persona incaricata non ha prestato sufficiente attenzione alle date di scadenza (27%, con gli uomini decisamente più contrariati delle donne, 38% contro il 26%) e che dalle buste compaiano magicamente prodotti non richiesti (elemento che sembra infastidire leggermente più gli uomini 25% rispetto alle donne 24%).
Inoltre, un altro punto che irrita visibilmente è il fatto che ci sia stata superficialità nella scelta dei prodotti, soprattutto quando si tratta dei freschi – su questo sono le donne a spazientirsi maggiormente (22% contro 17%).
Può però anche capitare che tra gli scaffali non sia presente il prodotto esatto segnato in lista e che venga messo nel carrello un’alternativa. L’approccio scelto dal “delegato” in queste situazioni rappresenta un altro aspetto particolarmente sentito da chi ha affidato ad altri l’attività. I tre “passi falsi” più odiati sono la scelta di un sostituto di qualità differente (17%) e di uno molto più costoso (13%); il terzo gradino del podio è relativo al confronto telefonico, elemento che però mette in crisi i consumatori del Belpaese: infatti, oltre 1 italiano su 10 (12%) in questi casi pretende di essere chiamato per deliberare sul da farsi, pena un muso lungo. Un altrettanto 12%, invece, pare non sopportate essere tempestato di telefonate per gestire il rimpiazzo dei prodotti mancanti – sulla sfilza di chiamate, sembrano essere le donne a perdere la pazienza più degli uomini (15% contro 9%).
Quello di delegare la spesa, insomma, rimane un punto delicato per la maggior parte dei consumatori: alla comodità di non dover pensare agli acquisti deve sempre accompagnarsi l’alta precisione nella scelta dei prodotti. Proprio per questo, Everli da sempre si impegna a offrire ai clienti la massima serenità nell’affidare la loro spesa a qualcuno di completamente fidato e preparato per il compito: gli Shopper. Sono loro, infatti, il vero elemento differenziante per il servizio: prendono in carico l’ordine, si recano al supermercato prescelto, interagiscono con il cliente (su sua richiesta) per proporre le sostituzioni di eventuali prodotti mancanti nel punto vendita, facendo a tutti gli effetti la spesa come la farebbe il cliente stesso.