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Lun. Nov 25th, 2024

NaturaleBio chiude il 2021 con un bilancio in crescita: 8M di euro di fatturato, +1M sull’anno precedente, quel 2020 che aveva raggiunto un picco davvero mai visto prima. Ma l’azienda romana specializzata in superfood non si ferma, perché le novità e gli obiettivi 2022 sono ancora più sfidanti. 

Verranno immessi sul mercato nuovi prodotti, come l’erba d’orzo, e riassortiti alcuni best-seller che erano mancati negli ultimi mesi, come moringa e fave di cacao intere, nell’ottica di un’offerta sempre più completa per il consumatore. 

E non si tratterà solo di ampliare la gamma di referenze; anche i canali di vendita dei superfood si stanno sviluppando, seguendo nuovi percorsi. Nativa digitale fin dai primissimi passi, la società sta scommettendo su una dimensione del servizio multicanale, per raggiungere anche utenti meno legati al mondo online e più orientati alla consulenza personalizzata in punto vendita.

Erboristerie, negozi di alimenti biologici, piccola distribuzione organizzata, farmacie e parafarmacie, diventano, quindi, i rivenditori perfetti per i superfood, prodotti ancora lontani dal mass-market, che necessitano di essere spiegati e consigliati.   

Il restyling del logo NaturaleBio testimonia questa volontà di espansione e cambiamento: al lettering classico si accompagna un nuovo ideogramma, composto di elementi naturali – l’albero, il sole, la terra – che richiamano la passione per i superfood, per la loro ricerca e selezione nel mondo, per le coltivazioni biologiche e la consapevolezza, alimentare e ambientale. In continuità con il lavoro fatto sul packaging delle buste, più riciclabili ma anche più appealing nell’ottica della messa a scaffale. 

E non sarà l’unica novità in termini di marchio, poiché il team sta lavorando anche sullo sviluppo di un nuovo Brand, specifico per tutta la linea di business legata al cosiddetto “bulk”: la materia prima sfusa, il prodotto raw, nella sua naturalezza e bontà grezza, perfetto per la lavorazione in laboratori artigianali (pasticceria, cioccolateria, gelateria) e nell’industria della lavorazione alimentare, dalla pasta ai panificati, un comparto sempre più interessato al mondo superfood.

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