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Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco del cibo. Segrè racconta i numeri dell’Italia sprecona

Oltre mille tonnellate di cibo ancora buono e fruibile, recuperate a ridosso di scadenza

ANDREA SEGRE'
ANDREA SEGRE'

Oltre mille tonnellate di cibo ancora buono e fruibile, recuperate a ridosso di scadenza: ancora una volta si è compiuto il “miracolo” della più longeva realtà italiana attiva nella prevenzione dello spreco alimentare, Last Minute Market, nato come spin off dell’Università di Bologna, e nelle aule della Facoltà di Agraria dell’allora preside Andrea Segrè, diventata oggi impresa sociale. E quale impresa: gli studenti di allora operano oggi, da Bologna, sull’intero territorio nazionale e solo nell’ultimo anno sono riusciti a coinvolgere e sensibilizzare nel corso del 2021 oltre 500 enti no profit, 700 attività commerciali o produttive e almeno un migliaio di studenti, coinvolti nei progetti di formazione e sensibilizzazione.

«Dall’idea del recupero a fini solidali, discussa e sviluppata durante le nostre lezioni alla fine del secolo scorso – correva l’anno 1998 – alle centinaia di progetti percorsi nel tempo, all’organizzazione di una Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco del cibo: Last Minute Market è stata una intuizione pionieristica – spiega il fondatore, Andrea Segrè – elaborata come progetto win – win di “economia del dono”, un percorso economico-sociale-ambientale dove “vincono” tutti: le imprese commerciali che evitano lo smaltimento di prodotti a breve classificabili come rifiuti; gli enti caritativi beneficiari che ottengono gratuitamente alimenti buoni; l’ambiente con meno rifiuti e inquinamento e dunque più sostenibilità; la società con più relazioni solidali. Da allora – racconta ancora Andrea Segrè – ne abbiamo fatta, di strada: Grazie anche a Spreco Zero, l’unica campagna pubblica attiva in Italia dal 2010, in modo continuativo, ogni anno e ogni giorno dell’anno. Una realtà di sensibilizzazione con radici a Bologna, che Last Minute Market ha voluto attivare. E grazie a un’altra idea generata nelle aule universitarie dell’Alma Mater Studiorum, l’Osservatorio Waste Watcher International, l’unico dedicato allo spreco alimentare in Italia e nel mondo, e alle abitudini di acquisto, fruizione e gestione sostenibile del cibo. Un occhio sull’evoluzione sociale che permette di elaborare strategie concrete di prevenzione e riduzione dello spreco alimentare e promuovere diete sane e sostenibili».

Nella sola Emila Romagna, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna – Servizio Turismo, Commercio e Sport, Last Minute Market ha coinvolto nel 2021 circa 150 donatori e altrettanti enti beneficiari che contribuiscono a recuperare, ogni anno, oltre 1.000 tonnellate di prodotti invenduti per un valore economico di oltre 4 milioni di euro. Attraverso la campagna Spreco Zero, Last Minute Market promuove anche la Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, sostenuta quest’anno dai Ministeri della Transizione Ecologica e degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, da RAI per il Sociale, dalla Commissione Europea. «L’appuntamento – spiega il prof. Andrea Segrè – è con l’evento in programma domani, 4 febbraio, proprio nello Spazio Europa di Roma, sede di rappresentanza Permanente della Commissione Europea. Dalle 10.30 racconteremo a che punto si trova l’Italia in tema di spreco e sviluppo sostenibile, con molte personalità istituzionali e con l’illustrazione dei dati Waste Watcher 2022 che raccontano ‘Il caso Italia’». L’evento potrà essere seguito in streaming sui canali youtube e facebook della campagna Spreco Zero.

Su Last Minute Market fino ad oggi sono state scritte più di 100 tesi di Laurea e Dottorato. Oggi Last Minute Market recupera annualmente 55mila pasti cotti, prodotti alimentari ma anche farmaci per 1.000.000 € e piu’ ogni anno: il modello di recupero del cibo di Last Minute Market si è esteso infatti anche a beni non alimentari – libri, farmaci, decorazione, illuminazione, giardinaggio, arredamento e altri beni ingombranti dei cittadini – e l’approccio si è focalizzato dal recupero alla prevenzione, intesa come miglior antidoto contro lo spreco: meglio agire prima che il danno sia fatto. Last Minute Market opera anche in Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, interagendo con la grande distribuzione, la ristorazione, gli Enti pubblici, le realtà del Terzo Settore. «Last Minute Market non poteva che nascere a Bologna – osserva Andrea Segrè – città del cibo ma anche dell’accoglienza e della sostenibilità. Perché lo spreco alimentare è l’antitesi della buona alimentazione: con i progetti di recupero e prevenzione, con l’educazione alimentare che promuoviamo attraverso la campagna Spreco Zero, il cerchio comincia a quadrare. Non solo per il mercato dell’ultimo minuto ma per una società che deve necessariamente evolvere in chiave sostenibile e circolare».

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TM

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