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Dom. Nov 24th, 2024

Surgelati buoni e salutari se acquistati e conservati nel modo giusto, le 10 regole quando si fa la spesa


M Gourmet Italia, società del Gruppo Dr. Schär, è specializzata nella produzione di piatti pronti surgelati presenta il decalogo dei comportamenti virtuosi durante la spesa per chi acquista prodotti surgelati.

I frozen food che sempre di più rientrano tra gli acquisti degli italiani. Infatti, come riportato dal rapporto annuale stilato dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), il “grande freddo alimentare” ha registrato un incremento di vendite del 2% rispetto all’anno precedente. A scegliere questa tipologia di prodotti sono ben il 95% delle famiglie italiane.

I surgelati sembrano finalmente non essere più considerati come la cenerentola del food. A cambiare è soprattutto la considerazione dei consumatori che non vedono più questi prodotti come alternative obbligate ma iniziano a riconoscere il valore aggiunto del frozen.  In particolare, i piatti ricettati, con una crescita del +1,9, con 45.500 tonnellate, sono riusciti a conquistare i Millennial italiani raggiungendo quasi le medie di acquisto delle stesse generazioni nel resto d’Europa, da tempo avvezzi a questa tipologia di consumi. Le qualità finalmente riconosciute ai cibi surgelati sono soprattutto legate a praticità e garanzia di qualità.

Sia che si parli di piatti pronti surgelati come quelli della nuova linea M’ama di Gourmet Italia, sia che ci si riferisca ad alimenti surgelati per le preparazioni come verdure, pesce e aromi, per garantire praticità e qualità nell’utilizzo questi cibi devono essere correttamente trasportati e conservati. Questo processo riguarda anche e soprattutto il consumatore per il quale non ci sono obblighi di legge come per la filiera del frozen ma che comunque può essere certo di mantenere in buono stato il prodotto rispettando qualche semplice regola come quelle nel decalogo di seguito.

Decalogo

  1. Acquista i surgelati alla fine della spesa

I surgelati, per conservare le caratteristiche che li contraddistinguono, devono restare a una temperatura costante di – 18°. Per questo motivo devono essere acquistati per ultimi e, se il tragitto verso casa è lungo o la stagione è calda, è utile riporli nelle borse frigo in modo da evitare l’innalzamento delle temperature durante il trasporto a casa. Una volta arrivati a casa, sistemiamoli immediatamente nel freezer e, se un prodotto è parzialmente scongelato, è meglio consumarlo nel giro di pochi giorni tenendolo in frigo. Inoltre, è opportuno scrivere sulle confezioni la data di acquisto, per consentire un regolare consumo dei prodotti, partendo da quelli più vecchi.

  1. Utilizza borse frigo o termiche nel trasporto

Questi contenitori termici ermetici sono studiati apposta per mantenere la temperatura costante, anche senza grandi accorgimenti possono essere molto utili per il trasporto dei surgelati dal supermercato a casa. Infatti un tragitto superiore ai venti minuti, senza particolari attenzioni, potrebbe rovinare la qualità del cibo. Le borse termiche si possono acquistare ovunque ed esistono di diversi design, forme e colori, volendo si trovano anche alla cassa del supermercato e costituiscono un piccolo investimento che, se riposto in auto, può essere sempre utile all’occorrenza.

  1. Controllare la confezione

Questa fase che non va trascurata per la scelta del surgelato. Al momento dell’acquisto si deve controllare la confezione, che deve essere integra e ben chiusa e non deve presentare tagli o strappi. La brina presente sulla confezione non è nulla di allarmante. E’ una semplice variazione di temperatura da bassissima a una leggermente superiore. Questo provoca una lieve sublimazione dei liquidi e la formazione di brina. Se invece si nota del ghiaccio significa che c’è stata un’interruzione nella catena del freddo e quindi una potenziale proliferazione di microbi. In questo caso il prodotto non è più in condizioni ottimali.

  1. Leggere attentamente l’etichetta

E’ la parte più importante della confezione. Saper leggere correttamente le etichette degli alimenti rappresenta un atto di responsabilità verso il proprio benessere, perché le etichette dei cibi danno una corretta informazione sulle reali caratteristiche del prodotto che andremo a comprare e sulla sua qualità in funzione al prezzo e ci aiutano a impostare una sana alimentazione. In linea generale, la prima regola quando si intende acquistare un prodotto alimentare è leggere attentamente l’elenco degli ingredienti, obbligatorio per legge. L’ordine in cui questi compaiono segue un ordine decrescente per quantità: il primo ingrediente è quindi quello più presente. Verificando dunque la posizione occupata dagli ingredienti possiamo avere una prima stima della qualità di un prodotto. Controllare sempre l’etichetta dei prodotti: l’etichetta, infatti,

rappresenta la carta d’identità di un prodotto alimentare e fornisce informazioni utili relative all’origine e provenienza, composizione, quantità e modalità di fabbricazione, nonché indicazioni sulla sua conservazione

  1. Non farsi ingannare dal claim

Alcuni accorgimenti sono sempre necessari per non farsi affascinare solo dal claim. A volte la frase sulle confezioni può creare false aspettative. E’ bene sempre andare oltre, come nel caso di prodotti che si raccontano come light ma in realtà non restano le soluzioni ottimali per chi è a dieta.

  1. Scegliere la data di scadenza

I prodotti riportano sull´etichetta la dicitura «Da consumarsi preferibilmente entro…». Tuttavia un alimento surgelato tenuto oltre la data di scadenza si potrà deteriorare e perdere le sue caratteristiche organolettiche re-stando tuttavia sicuro. Comunque è sempre meglio seguire le indicazioni sull´etichetta e non far scadere gli alimenti. La durata ottimale delle principali categorie di alimenti surgelati (vegetali, patate, pizze, ittici, ecc.): va dai 9 mesi di pasta per pizza, pesci ad alto contenuto di grasso e carne tritata ai 18 mesi di una porzione di carne bovina e di gran parte dei prodotti ittici; dai 24 mesi di patate fritte e crocchette ai 30 mesi degli ortofrutticoli al naturale.

  1. Seleziona il cassetto del congelatore

Questo dipende dal tipo di alimento e dalla temperatura di conservazione. La maggior parte obbediscono alla regola «più freddo è, meglio è». I freezer domestici hanno una o più stelle per indicare la temperatura a cui sono programmati ad operare. Sulla confezione del surgelato è indicato per quanto tempo quel prodotto può essere conservato nel freezer o nello scomparto del ghiaccio, facendo riferimento alle stelle. Questi dati si riferiscono a prodotti surgelati commerciali, i cibi surgelati in casa difficilmente si mantengono in buone condizioni per lo stesso periodo di tempo. Un suggerimento ulteriore è quello di controllare periodicamente la temperatura del freezer che deve sempre operare a -18 °C. A temperature superiori i surgelati non si possono conservare altrimenti subiscono danneggiamenti.

  1. Non aprire il frigo In caso di blackout

Cosa fare in caso di black out? La prima regola è non aprire il freezer per tutto il periodo dell’interruzione della corrente elettrica e per altre 12 ore dopo la riattivazione del servizio. Se il freezer rimane spento fino a 6 ore, i surgelati non subiscono danni. Altrimenti, se il prodotto si scongela completamente, l’accortezza necessaria è di consumarlo entro 24 ore.

  1. Non scongelare ma prepara direttamente in padella

Il tempismo è tutto, anche con i surgelati. Una volta tornati a casa però, anche se si è seguita alla lettera la procedura di acquisto, è importante osservare lo stato del cibo surgelato: se si è leggermente sciolto, non bisogna infatti mettetelo in freezer ma in frigo e consumarlo a stretto giro. L ’errore che viene spesso commesso è quello di lasciar scongelare i cibi sotto zero fuori dal frigorifero, a temperatura ambiente. Per evitare di lasciarli a lungo a una temperatura non controllata in cui i batteri ricominciano a proliferare, molto meglio passarli ancora imbustati sotto l’acqua corrente e poi cuocerli subito. Nel momento dell’utilizzo del prodotto si consiglia di rispettare le istruzioni per l’uso fornite in etichetta dal produttore. Nella maggior dei casi il prodotto non deve essere scongelato e poi cucinato, ma direttamente posto in acqua o in olio o, se si tratta di un prodotto che non necessita di ulteriore cottura, direttamente nella pentola o in forno.

  1. Non ricongelare

Se poi, dopo la cottura, volete ricongelare, potete farlo. Ma a una condizione: dopo aver raffreddato rapidamente l’alimento, magari mettendo la pentola nel lavello riempito con cubetti di ghiaccio.

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