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Mar. Nov 26th, 2024

NielsenIQ nella ricerca “Conscious Eater”*, analizza in cinque paesi europei le abitudini alimentari e come queste influenzano il comportamento d’acquisto dei consumatori. Oltre 37.000 famiglie coinvolte nel sondaggio tra Italia, Gran Bretagna, Spagna, Germania e Francia hanno permesso di entrare nel dettaglio del settore nutrizione dimostrando come gli europei nelle loro scelte siano tanto diversi quanto simili. Il focus sui consumatori green ed “etici” rivela l’impegno a tutela dell’ambiente delle famiglie italiane ed europee.

L’importanza del cibo per gli europei

Tra i cinque paesi europei coinvolti nella ricerca di NielsenIQ, l’Italia si attesta in prima posizione per quanto concerne l’importanza del cibo. Infatti, il 92% delle famiglie coinvolte nel sondaggio afferma che l’argomento è fondamentale nella loro vita quotidiana. Seguono le famiglie della Spagna con l’87% e della Francia con il 79% di interesse. Nello specifico, una famiglia italiana, spagnola e francese su due predilige i piatti nazionali mentre le famiglie in Gran Bretagna e Germania sono aperte ad una cucina influenzata da sapori di altri paesi.

Il controllo dell’etichetta dei prodotti

Circa il 36% delle famiglie italiane durante la spesa investe del tempo per controllare l’etichetta dei prodotti alimentari per verificarne gli ingredienti, quota inferiore a francesi e spagnoli che si rivelano i consumatori più virtuosi rispettivamente con il 42% e il 44% delle famiglie che si sofferma sulle etichette dei prodotti. Stando ai dati di NielsenIQ, il valore più basso, nonché l’ultimo posto in classifica, con il 23%, spetta invece agli inglesi preceduti dai tedeschi con il 30%.

Sostenibilità alimentare e ambiente

I consumatori italiani si dichiarano meno sensibili a temi legati alla sostenibilità e chiudono la classifica europea. Infatti, solo l’11% delle famiglie italiane dichiara di mangiare secondo un determinato regime alimentare poiché più sostenibile e quindi con minor impatto sull’ambiente. L’Italia è preceduta dalla Spagna con il 14% e dalla Gran Bretagna con il 17%. I Paesi più attenti a queste tematiche, secondo NielsenIQ, sono Francia e Germania che registrano rispettivamente il 20% e il 30% di interesse nei confronti del mangiare sostenibile per tutelare il nostro pianeta.

Differenti regimi alimentari

La ricerca condotta da NielsenIQ ha individuato diverse tipologie di consumatori in tutta Europa, denominati “Conscious Eater”. Esistono famiglie indifferenti, per cui il cibo e la nutrizione non sono una priorità, ci sono quelle che seguono le tendenze e optano per diete di nicchia oppure famiglie focalizzate sull’alimentazione volta al benessere psicofisico. Dal sondaggio emerge anche il segmento green, che sceglie il biologico e che comprende anche le famiglie guidate dall’etica nelle scelte d’acquisto per la sostenibilità.

I consumatori “green”

Le famiglie europee che optano per un’alimentazione in linea con i ritmi della natura hanno un’età demografica più matura e prediligono il consumo di cibi freschi e stagionali, fatti con ingredienti naturali, senza additivi o OGM, nonché biologici, tutte caratteristiche viste come una garanzia di qualità.

I prodotti locali e nazionali dominano sulle tavole di questa tipologia di consumatore, anche per sostenere lapropria tradizione culinaria. In Italia, a differenza degli altri paesi coinvolti nella ricerca, sono emersi due profili di consumatori ben distinti: i “naturali” (15% delle famiglie italiane), più concentrati sugli ingredienti alimentari poco raffinati o non industriali per mangiare in modo più sano e sostenibile; i “radicati” (13%),più legati alla cucina italiana e ai prodotti regionali,per lorosinonimo di freschezza e gusto.

In base ai paesi oggetto della ricerca la percentuale di famiglie green sono nel complesso:

  • Germania 13%
  • Francia 13%
  • Spagna 17%
  • Italia 15% (i “naturali”)
  • Gran Bretagna 15%

I consumatori “etici”

Nelle famiglie cosiddette etiche è la “coscienza” a guidare le scelte alimentari, cercando rassicurazione nelle certificazioni di sostenibilità dei prodotti che acquistano, garanzie sulla provenienza degli ingredienti così come sulla tutela degli animali.

La riduzione del consumo di carne è una tendenza molto comune in Europa e vede come apri fila la Germania che dichiara in primis di volerne ridurre l’utilizzo (34%), che il consumo dovrebbe essere occasionale (27%) e che va salvaguardato il benessere animale (26%).

In Italia il 31% delle famiglie cerca di limitare i consumi di carne e circa il 2% afferma di seguire una dieta strettamente vegetariana. Le famiglie etiche italiane sono però solo il 5%, quota inferiore agli altri paesi coinvolti nel sondaggio:

  • Germania 8%
  • Francia 7%
  • Spagna 7%
  • Italia 5%
  • Gran Bretagna 7%

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