Con la riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine (Ig) è in gioco il primato italiano nell’Unione europea con 843 prodotti riconosciuti, tra alimentari e vini, che sviluppano un valore della produzione di 16,6 miliardi di euro e un export da 9,5 miliardi di euro con il contributo di oltre 86mila operatori.
E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla proposta di regolamento della Commissione europea che modifica il sistema delle indicazioni geografiche (Ig).
“Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso Made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 100 miliardi di euro” afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini ripreso da Adnkronos. ”Dal contrasto alle imitazioni dipende la crescita di un sistema che oltre all’impatto economico ed occupazionale rappresenta un patrimonio culturale ed ambientale del Paese”.
Tra gli elementi positivi Coldiretti segnala la semplificazione delle procedure di registrazione: infatti, le diverse norme tecniche e procedurali attualmente vigenti sulle Ig saranno fuse, dando luogo a un’unica procedura di registrazione per i richiedenti Ue e non Ue, che dovrebbe abbreviare i tempi tra la domanda e la registrazione e quindi essere più attrattivo per i produttori.