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Sab. Nov 23rd, 2024
Paolo Carrà

La campagna elettorale è finita e questo è il momento di augurare buon lavoro ai neoeletti, dal governatore del Piemonte Alberto Cirio ai nuovi eurodeputati: è il momento di fare squadra per difendere con intelligenza e lungimiranza il made in Italy, riso italiano compreso. In questi anni la filiera risicola ha sperimentato l’importanza di lavorare insieme, portando a casa la clausola di salvaguardia grazie al sostegno di tante forze politiche. In quella battaglia abbiamo avuto dalla nostra parte anche numerosi eurodeputati che hanno partecipato al secondo forum europeo sul riso, tenutosi a Bruxelles nel gennaio 2018. Vogliamo incontrarli quanto prima per proseguire il nostro lavoro in Europa, a tutela delle produzioni di qualità e del reddito agricolo. Per questo motivo l’Ente Nazionale Risi organizzerà – nuovamente a Bruxelles – il terzo forum europeo sul riso nel corso del quale sottolineeremo alcune priorità: il riso deve essere riconosciuto come prodotto sensibile sia negli accordi commerciali che nella nuova P.A.C.; bisogna modificare la normativa sulla clausola di salvaguardia in modo che scatti automaticamente quando le importazioni superano in percentuale un valore fissato e far sì che tuteli anche i produttori; occorre contrastare le violazioni dei diritti umani perpetrate in quei paesi che hanno accordi commerciali con la Ue; si deve sollevare la questione della reciprocità nella regolamentazione dell’uso dei fitofarmaci; urge fare chiarezza sulla norma europea dell’origine in etichetta e bisogna discutere del periodo di transizione per la commercializzazione del riso in caso di riduzione dei limiti dei principi attivi. A questo impegno si aggiunge la necessità di coordinare le esigenze del settore nelle diverse Regioni, dalle quali dipenderà la prossima programmazione dei P.S.R. e, sempre di più, l’applicazione della nuova P.A.C.

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