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Lun. Dic 23rd, 2024

Dalla creatività di giovanissime alla prima esperienza internazionale alla maturità di professioniste abituate a misurarsi sotto i riflettori, dalla “Chiara Ferragni dei drink” all’esteta del bicchiere, da chi crede nella tradizione a chi preferisce sperimentare: mai come quest’anno è ricco e diversificato lo spettro di bartender da ogni angolo del pianeta pronte a sfidarsi a suon di cocktail per conquistare lo scettro di regina internazionale della mixology 2022.

Torna infatti sotto le due torri di Bologna, dopo una pausa dovuta alla pandemia, l’unica competizione internazionale dedicata esclusivamente alle signore del bere: Lady Amarena, lanciato grazie all’intuizione di Nicola Fabbri, dalla storica società bolognese in occasione del centenario di Amarena Fabbri, con la volontà di celebrare e di promuovere la creatività femminile nel campo del bere miscelato.

Solo dall’esaltazione di tutte le sfumature delle creatività e della sensibilità femminile – afferma convintamente l’imprenditore – si possano trarre i risultati più equilibrati e seducenti dell’arte della mixology”.

16 Nazioni in gara: entra il Regno Unito, sempre più forte l’Asia

Alte le aspettative sulla finalissima della gara, in programma il 20 settembre allo storico teatro bolognese Arena del Sole, dove le vincitrici delle rispettive 16 edizioni nazionali dovranno convincere, con i cinque sensi, una giuria di esperti: saranno giudicati il gusto e la bellezza dei cocktail, ma anche le capacità di catturare l’attenzione, muoversi dietro al bancone, raccontare il prodotto, stupire. L’ultima edizione, quella del 2019, aveva visto la massiccia partecipazione di concorrenti dai cinque continenti, compresi Paesi – come la Nigeria e gli Emirati – ancora relativamente nuovi nel panorama del bere miscelato.  Quest’anno il parterre si presenta ancora più ricco: prende forza il vecchio continente, con l’ingresso di una nazione trainante nel panorama degli spirits, il Regno Unito, ma anche con la prima volta di Austria, Svizzera e Polonia. Si confermano Cipro, Germania, Spagna, Romania, Grecia e ovviamente Italia. La Nigeria torna a rappresentare l’Africa, mentre il continente australiano entra in gioco con Lady Australia. Il concorso, negli anni diventato vera e propria vetrina di tendenze, evidenzia ad esempio il peso crescente del continente asiatico: fanno infatti il loro debutto nella competizione due nazioni giovani e dall’economia frizzante, Filippine e Taiwan, che vanno ad aggiungersi a Corea del Sud e Singapore, mentre la Cina, causa restrizioni legate al Covid, realizzerà il suo concorso internamente. Tammy Liu, la detentrice dell’ultimo titolo Lady Amarena International, sarà tuttavia a Bologna in qualità di giurata. “E’ grazie a Lady Amarena – ha ricordato, commossa – che sono riuscita a ritagliarmi un ruolo nell’industria del bere, ad acquisire consapevolezza, a credere nelle mie capacità. Un’iniezione di fiducia, unita al supporto di Fabbri, che mi ha permesso di aprire la mia attività, il 12 Bar Blues”.

A tutto bitter

Accanto all’aspetto geografico, emerge forte la tendenza ad un approccio moderato nel bere, capace di attrarre un pubblico ampio e giovane e di esaltarne l’aspetto più sociale: è infatti il Marendry Fabbri l’ingrediente più usato nei cocktail delle finaliste. Lo storico bitter, che fa incontrare il sapore fresco e avvolgente dell’Amarena Fabbri con le intense fragranze degli agrumi mediterranei e dell’antico chinotto ligure, si presta infatti ad una visione garbata della mixology, con la sua moderata gradazione alcolica.

Lady Amarena Junior

Gara e vetrina di tendenze, ma non solo: Lady Amarena è anche uno strumento per promuovere la professionalità e la formazione femminile e con questo spirito il concorso si è allargato nel 2022 all’universo junior, con una costola che ha visto la partecipazione di studentesse degli istituti alberghieri siciliani, in gara con preparazioni rigorosamente analcoliche. La vincitrice, Aurora Grasso, sarà ora chiamata a chiamata ad esibirsi – come guest – sul palcoscenico internazionale di Bologna.

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