Al via in questi giorni la Campagna di promozione collettiva a favore dell’Uva da tavola italiana, che vedrà l’adesione di migliaia di punti vendita delle principali catene della grande distribuzione, nonché dei negozi specializzati e di “prossimità”, con il supporto degli operatori Grossisti dei mercati agroalimentari.
Un’estate calda e dal clima esemplare, insieme ad una naturale riduzione del quantitativo di produzione, offrono i migliori auspici dal punto di vista qualitativo per la produzione e per l’affinamento delle proprietà organolettiche. E’ quanto segnala, ripresa da Adnkronos, Ortofrutta Italia, l’organizzazione interprofessionale dell’ortofrutta italiana.
Sia per le varietà tradizionali come Italia, Regina e Pizzutella che per le varietà senza semi, sempre più diffuse in produzione e sempre più richieste dal mercato, l’intera filiera si sente impegnata in questa campagna di comunicazione e di promozione al consumo, forte del consolidamento di alcune migliaia di punti vendita che hanno aderito nella scorsa stagione e del generale apprezzamento registrato, proprio a riscontro del fatto che viene promosso un prodotto nel senso letterale originario di ‘far progredire, dando impulso’ comunicandone al consumatore le caratteristiche, le distintività e l’origine.
Le produzioni italiane di Uva da Tavola si concentrano in due grandi poli di produzione – Puglia e Sicilia – che rappresentano più del 90% della superficie agricola dedicata a questa coltura e che insieme consolidano poco meno di un milione di tonnellate (600.000 la prima, circa 370.000 la seconda). Lo sforzo dell’intera filiera italiana per un continuo miglioramento qualitativo è utile e necessario anche per la consistente quota di export (oltre il 50%) che questo comparto esprime e che va assolutamente strutturata ed implementata con l’apertura di nuovi mercati.