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Mer. Lug 24th, 2024

Inedito, autorevole, esaustivo: queste le caratteristiche del nuovo libro de Il
Cucchiaio d’Argento in uscita il prossimo 28 ottobre.

Che sia una grande novità è intuibile fin dal primo sguardo: un iconico e brillante bicchiere stilizzato al centro della copertina annuncia che il brand di Editoriale Domus, da oltre 70 anni punto di riferimento assoluto dell’editoria food, approda anche nel mondo beverage. Lo fa pubblicando un reference importante, un elegante volume di 360 pagine, pensato per affiancare l’ultima (l’undicesima) edizione dello storico ricettario

“Il Cucchiaio d’Argento” di cui richiama lo stile e il design grafico. S’intitola per l’appunto “Il Bicchiere d’Argento” ed è un inedito volume interamente dedicato ai vini italiani. Un bellissimo regalo anche in vista delle imminenti feste natalizie.

Ad accompagnare il Cucchiaio in questa nuova sfida è il pluripremiato wine critic ed esperto di enologia a livello mondiale Luca Gardini: grazie alla sua speciale curatela, il libro garantisce una panoramica dettagliata, innovativa, dinamica e assolutamente accessibile nei contenuti. Un titolo che soddisfa e incuriosisce l’appassionato più esigente e, contestualmente, porge la mano al consumatore meno esperto aiutandolo ad orientarsi.

Come tutte le iniziative editoriali firmate Cucchiaio, anche questo libro – che esplora un mondo sempre più complesso e in continua trasformazione – si distingue per la chiarezza e l’affidabilità dei contenuti.

La prima parte de Il Bicchiere d’Argento è una guida alla conoscenza dei vini realizzata attraverso il racconto dei vitigni, dei territori vinicoli e dei processi di vinificazione attualmente in uso nel nostro Paese. Non solo bianchi o rossi ma anche vini affinati e in botte, vini tecnici e quei vini orange e naturali sempre più al centro dell’attenzione di produttori ed esperti. Il passo successivo è quello della degustazione, un’esperienza a cui il libro prepara senza cadere in eccessivi nozionismi ma adottando un approccio molto concreto e immediato, spiegando i parametri di base – la morbidezza, la freschezza, la densità – tramite cui poter apprezzare e cogliere le sfumature di quel che si sta bevendo. Non manca la trattazione della conservazione e i consigli sul servizio con un ampio focus che spiega come creare la propria cantina e come praticare l’arte del ricevere senza intoppi – mai più dubbi tra caraffa o decanter ad esempio – gestendo senza paura le varie tipologie di bicchieri e le diverse temperature richieste. Non poteva mancare, trattandosi de Il Cucchiaio d’Argento, l’abbinamento con il cibo, tema molto a cuore anche di Luca Gardini che spiega come superare le classiche regole a favore di un nuovo e innovativo paradigma contemporaneo all’insegna della sperimentazione e del piacere (“molto spesso si tratta di teorizzazioni datate, mai più rielaborate o rivisitate” spiega “davvero paradossale data la contaminazione sia della cucina che del gusto del vino derivata”).

La seconda parte del volume accompagna il lettore in un ideale viaggio tra le vigne d’Italia: in quella che a tutti gli effetti rappresenta la “geografia del vino italiano” Il Bicchiere d’Argento passa in rassegna tutte le Regioni facendo tappa nei territori vinicoli più importanti, descrivendone i relativi vitigni e segnalando i produttori di eccellenza, geolocalizzati su apposite mappe. Una sezione di pronta e facile lettura che diventa uno spunto divertente per organizzare gite fuori porta in compagnia e vere e proprie esperienze all’insegna del turismo enogastronomico.

A chiudere il libro, confermandone il carattere assolutamente inedito, è una rigorosa e meditata selezione di 500 etichette da assaggiare almeno una volta nella vita. Un elenco, non una classifica, di vini sempre attuali e assolutamente reperibili in commercio che, come spiega lo stesso Gardini, hanno fatto la storia antica e moderna del settore risultando sempre garantiti, a prescindere dall’annata.

Il lettore li potrà controllare facilmente, essendo suddivisi per categoria (rossi, bianchi, orange, bollicine e dolci) e successivamente per regione di provenienza. Una lista estremamente ampia e variegata che potrà soddisfare le esigenze anche degli intenditori sempre alla ricerca di bottiglie di pregio da scoprire e un vademecum da consultare quando si desidera donare una buona bottiglia.

Non è la prima volta che Il Cucchiaio d’Argento si affaccia in questo mondo: nel 1986 era già uscita una primissima (e unica) edizione di Bicchiere d’Argento. Non piccole le differenze: parlava infatti di tutte le bevande comprese acque, tisane e amari, dimostrando quanta poca specificità avesse all’epoca il vino il cui uso veniva inoltre limitato alla tavola e il servizio affidato alla “padrona di casa moderna”.

“Sfogliare oggi quel bellissimo volume, che comunque per l’epoca era stato un enorme successo editoriale, conferma quanto tutto sia cambiato. Da sempre Il Cucchiaio d’Argento racconta la cultura della tavola e l’evoluzione degli stili, delle abitudini e delle regole in cucina. Tra queste c’è sicuramente il nuovo ruolo che il vino si è aggiudicato, conquistando fasce di appassionati sempre più numerose ed eterogenee per età. Un ruolo che merita attenzione e profonda conoscenza. Con questo spirito, e con la dedizione di sempre, abbiamo deciso di portare in libreria Il Bicchiere d’Argento” spiega Tatjana Pauli direttrice de Il Cucchiaio d’Argento Libri.

Grazie all’impareggiabile esperienza di Luca Gardini il libro rende così omaggio alla storia ma soprattutto al cambiamento – anche culturale – di cui il vino, in particolare quello italiano, è stato protagonista negli ultimi anni. È infatti la fotografia assolutamente attuale di un settore che, come confermano i dati riportati dallo stesso Gardini nella sua introduzione, si conferma trainante per l’intera economia nazionale. Dai luoghi di distribuzione ai processi di produzione, Il Bicchiere d’Argento esplora, insegna, consiglia e racconta. Testimonia l’evoluzione in atto, soffermandosi in particolare sul tema della sostenibilità e dell’impatto ambientale.

Tantissime informazioni, molti spunti di riflessione e un panel di strumenti tramite cui imparare a conoscere e a scegliere con consapevolezza. Senza mai dimenticare il valore, e la piacevolezza, del gusto personale.

“Sono molto orgoglioso che Il Cucchiaio d’Argento abbia pensato a me per curare questo fondamentale progetto editoriale. Il mondo del vino è un universo in trasformazione, quindi il ruolo di guide e manuali è centrale per orientarsi in un settore di grande fascino. Un libro di questo genere inoltre è l’occasione per fare il punto sulla crescita di tutto il comparto, che negli ultimi 25 anni si è trasformato in un punto di riferimento a livello mondiale. Il vino è bellezza, condivisione, emozione, storia, un patrimonio dello stile italiano, una delle maniere in cui è possibile fare percepire la nostra ricchezza territoriale e il nostro artigianato. Comunicarlo, raccontarlo in maniera adeguata, è una delle mie missioni, ed è anche l’obiettivo principale di questo volume” ha raccontato Luca Gardini.

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