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Ven. Nov 22nd, 2024

Hub internazionale e osservatorio del mercato mondiale, TUTTOFOOD monitora costantemente tutte le filiere del comparto e gli stili di consumo offrendo una visione globale del settore food&beverage. Tra distributori, importatori, negozi di prossimità, food service e out of home, la GDO rappresenta un bacino di grande interesse per scoprire su larga scala le nuove dinamiche di mercato, consumi e tendenze dei diversi settori rappresentati in manifestazione. Non solo in Italia, ma anche in Europa e in diversi Paesi in tutto il mondo.TUTTOFOOD fa il punto prendendo in esame i dati più recenti e i mercati emergenti.

Focus Italia: nel paniere dominano Gelati e i Freschi Dolci

Dai dati IRI per TUTTOFOOD, l’aumento in valore dell’Alimentare confezionato tra gennaio e luglio 2022 è del +3,3%, per un totale di 30 miliardi di euro (30.705 milioni). Solo nel mese di luglio si è verificata una crescita a doppia cifra del 11,4%, raggiungendo una soglia di oltre 4 miliardi di euro (4.215 milioni), complici le gite fuori porta dovute al bel tempo. Con l’arrivo delle vacanze gli italiani si sono dedicati alle grigliate all’aperto, come mostrano le vendite della Carne Confezionata e dei Freschi Dolci che sempre a luglio hanno registrato rispettivamente un incremento del 14% (82 milioni) e del 36,5% (37 milioni). La pasta, che durante la pandemia ha registrato ottime vendite, si riconferma uno degli alimenti più acquistati anche per i mesi estivi con un aumento del 19,6%. I dati rivelano poi un rialzo dei consumi durante le Ricorrenze, soprattutto nella prima parte dell’anno, facendo registrare il 15,1% e raggiungendo soglia 600 milioni di euro (601 milioni). Con l’arrivo di temperature particolarmente calde si è assistito anche a una grande performance dei Gelati, le cui vendite sono aumentate solo a luglio del 27,6% (quota 205 milioni di euro in valore). Secondo i dati del Canale Grossisti Bevande (Integrati e Consorzi) è sempre in crescita il settore Beverage (+17,6), che a giugno ha oltrepassato la soglia dei 500 milioni di euro (501 milioni di euro).

Summer time: buone performances per la GDO

Secondo i dati raccolti da Europanel e intercettati da TUTTOFOOD, il mercato Food e il settore Grocery tendono a crescere in Europa, in particolare grazie alle vendite online che continuano a rappresentare una modalità di acquisto ancora molto diffusa
dopo il grande slancio avvenuto durante la pandemia. Spicca il modern retail online con un exploit del 67,3% nel 2021 rispetto al pre-Covid del 2019 e del +8,8% rispetto al 2020. Sempre nel modern retail emergono anche i discounter con un +12% rispetto al 2019, da attribuire soprattutto dalle progressive riaperture post pandemiche, e per lo stesso motivo i supermercati hanno visto un incremento del 10,2%. Il modern grocery retail è cresciuto del 11,4% mentre il grocery retail del 9,9%.

Export e GDO volano per il Food & Beverage

Per il settore Food & Beverage due dei principali volani di crescita sono da un lato l’export e dall’altro il presidio nella distribuzione organizzata. Fattori che spesso si sovrappongono: diventa cioè più facile sviluppare il business su mercati che presentano un forte incremento della GDO. Un criterio che diventa ancora più importante per i produttori posizionati soprattutto su Paesi maturi, come l’Europa. Ma qual è dunque lo stato dell’arte della distribuzione organizzata, e su quali mercati conviene puntare? Una recente ricerca di Deloitte a livello globale, conferma che nel mondo la GDO gode di buona salute: nel 2021 le vendite sono aumentate del 5,2% rispetto all’anno precedente, contro un incremento del 4,4% nel 2020. La sostenibilità si conferma come una delle principali motivazioni d’acquisto: e il Food & Beverage è il comparto dove maggiormente i consumatori hanno scelto prodotti sostenibili (42%), seguito dai prodotti per la casa (25%).

I mercati emergenti nel mondo

L’internazionalizzazione, punto di forza di TUTTOFOOD, è ancora più attrattiva sui mercati con una GDO in crescita come Cina e India, Malesia e Africa. Nel merito è entrata la ricerca di Kearney, che ha identificato i più attrattivi combinando diversi fattori, tra i quali il bacino di potenziali consumatori e l’indice di saturazione del mercato. Sul gradino più alto la Cina, con 1.402 milioni di abitanti e una saturazione di solo il 13,1%. Completano il podio l’India, con 1.400 milioni di abitanti ma un indice di saturazione più alto (63,7%) e la Malesia, con un basso indice (27,2%) ma una popolazione molto più limitata (33 milioni). Per Kearney, però, il Paese da tenere d’occhio nel prossimo futuro èsenz’altro l’Africa, caratterizzata da una popolazione giovane con una crescita del reddito disponibile pari al 9% l’anno, la più alta al mondo. Di particolare interesse Egitto, Marocco e Nigeria.

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