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GDO online: l’e-commerce cresce in correlazione al carovita, il consumatore tipo è una donna millennial alla ricerca di strumenti per risparmiare soldi e fatica

Da oggi è online l’edizione autunnale di E-commerce Map: un progetto di ricerca Dataminers che offre un’analisi sullo sviluppo dell’e-commerce, in particolare un approfondimento sui principali store online del comparto food&grocery.

Esaurita la spinta commerciale correlata ai lockdown e alla necessità di limitare la propria presenza sociale, l’e-commerce sta cercando nuove strade per trasformarsi in un canale utile e funzionale per il consumatore.

Risparmio, velocità e comodità, rappresentano sicuramente i driver di sviluppo futuri delle vendite online, che permettono al consumatore di: ottimizzare l’atto d’acquisto, ricevere la spesa a casa nel minor tempo possibile.

Sulla scia competitiva di Amazon, la GDO inizia ad organizzarsi per primeggiare online, sfruttando la propria awareness e la presenza capillare sul territorio, investendo significativamente in advertising.

Rimane ancora fuori il mondo delle cooperative. Gli store online ci sono ma ricevono poche visite e offrono un approccio grafico ed editoriale poco dinamico e funzionale.

Il consumatore cerca una spesa economica e leggera

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Le vendite online crescono in correlazione alle notizie dedicate all’aumento dell’inflazione e del carovita.

Le parole “inflazione” e “crisi” hanno avuto un picco di ricerca su Google nei mesi di giugno e luglio, mentre contestualmente aumentava il numero di visite agli store online della GDO e l’acquisto di generi di prima necessità.

Tra le categorie di prodotti che hanno registrato un aumento di vendite online a partire da giugno troviamo infatti: pasta e riso, condimenti, salse e sughi, prima colazione, prodotti per la cura del corpo (come il deodorante e il bagnoschiuma). Per le categorie food il numero di pezzi medi per scontrino è cresciuto complessivamente del +17% (giugno/ottobre 2022 vs gennaio/maggio 2022), per il settore del cura persona del +15%.

L’e-commerce inizia inoltre ad interessare tutti quei consumatori che preferiscono ricevere a casa i prodotti più pesanti e voluminosi. Oltre all’aumento delle vendite dei beni di prima necessità, l’analisi degli scontrini ha evidenziato una crescita nelle vendite dei prodotti più complessi da trasportare: a titolo esemplificativo, il settore dell’acqua e delle bibite ha registrato infatti una crescita del numero di pezzi medi per scontrino del +39% (giugno/ottobre 2022 vs gennaio/maggio 2022).

Il consumatore è finalmente pronto per l’e-commerce

Ma chi è il consumatore interessato a sfruttare l’e-commerce per una spesa economica e leggera? (Soprattutto) Una donna tra i 25 e i 40 anni, che acquista online almeno 2 volte al mese, alternando equamente la presenza presso i punti vendita fisici e quelli digitali.

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Questo nuovo consumatore online è un nativo digitale. Avvezzo al pagamento tramite carta di credito e/o wallet digitali, come PayPal e Stripe, utilizza soprattutto lo smartphone per accedere agli store online.

Legge e considera le recensioni prodotte da altri consumatori, è interessato ad acquistare tramite social network e a visualizzare video con presentazioni tecniche ed emozionali dei prodotti. Non dispone di un visore per l’accesso al metaverso, che considera comunque lontano dai propri interessi relazionali e commerciali.

Per quanto riguarda la navigazione all’interno degli store online, il consumatore predilige la ricerca dei prodotti tramite motore di ricerca e categorie, preferendo non utilizzare i banner promozionali e le loro diverse declinazioni (questo fenomeno è denominato banner blindness: i visitatori di un sito web ignorano consapevolmente o inconsciamente informazioni simili a banner).

La GDO inizia a crescere, ma gli store delle cooperative non seguono il ritmo

Per quanto concerne la GDO, il consumatore digitale è fidelizzato al proprio store online, dove gestisce una spesa analoga a quella presso il punto vendita fisico. Discorso a parte per Amazon che viene invece utilizzato per acquisti integrativi, rivolti soprattutto a bundle e/o brand di nicchia dal costo elevato.

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Oltre ai soliti top player della GDO, come Carrefour ed Esselunga, online iniziano a crescere anche altre insegne, come Bennet e Tigros, dotate di una buona visibilità e con un’ottima profondità di gamma.

Considerando la stagionalità delle visite di questi store, possiamo ipotizzare che i mesi di marzo ed aprile 2023 rappresenteranno un importante trampolino commerciale. I consumatori utilizzeranno infatti diversi canali, offline e online, per completare la spesa in occasione della Pasqua 2023.

Segnaliamo la difficoltà di crescita degli store online collegati al mondo delle cooperative. Bassi investimenti pubblicitari e piattaforme complesse da utilizzare sono le cause principali del mancato sviluppo di questi store.

Presentazione della ricerca e nota metodologica

E-commerce Map è un progetto di ricerca che offre un approfondimento sui principali store online dei settori food&grocery, pharma e beauty.

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Utilizzando i dati della ricerca il produttore è supportato nella scelta degli store online con cui collaborare, può stabilire i propri obiettivi di crescita e individuare i canali e gli strumenti su cui investire per aumentare la visibilità dei propri prodotti.

Il report prevede due release: maggio, novembre.

Ogni release offre una overview generale e delle schede di approfondimento per i principali store del settore.

Ogni scheda di approfondimento è composta da tre sezioni: performance, sell out, extra visibilità

performance_

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Per ogni store viene indicata una misura stimata delle visite online relative ai mesi precedenti con proiezione nel semestre successivo e il tasso di rimbalzo, che fotografa la risposta qualitativa dei consumatori.

Questi dati permettono di individuare quanto interesse ha generato lo store e quanto ne potrebbe sviluppare nel periodo successivo.

Un’indicazione fondamentale per individuare store emergenti e l’andamento, positivo o negativo, di insegne consolidate

fonte: analisi desk (desk research) prodotta attraverso lo studio di dati reperiti online (siti web con esposizione pubblica dei dati, banche dati pubbliche, interviste e articoli pubblicati online).

sell out_

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Per ogni store viene indicata una misura stimata delle categorie merceologiche e dei brand acquistati online in termini di volume (pezzi) e valore (fatturato/sell out).

Questi dati permettono di individuare il mercato potenziale dello store e di valutare le possibilità di crescita percentuale all’interno di un determinato segmento.

fonte: interviste CAWI con raccolta e analisi degli scontrini e riepilogativi d’acquisto di 4.000 consumatori.

extra visibilità

Per ogni store viene indicata una misura stimata delle fonti di traffico con cui vengono attratti i consumatori e una mappa di navigazione con indicazione della percentuale di utilizzo di ogni differente strumento promozionale in store (dai banner ai prodotti sponsorizzati).

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Questi dati permettono di capire quali sono gli strumenti più utili sui quali conviene investire in termini di extra-visibilità.

fonte: analisi desk (desk research) e interviste in profondità con analisi della navigazione di 40 consumatori.

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TM

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