Connect with us

Ciao, cosa stai cercando?

Food Affairs

SOLIDARIETÀ

Cirfood e il diritto al cibo: azioni più sostenibili e responsabili

Il Pianeta ha raggiunto otto miliardi di abitanti, un traguardo importante per lo sviluppo umano che racchiude tutti i progressi ottenuti in ambito sociale, medico ed economico. Al contempo, tuttavia, questo record pone dubbi e domande su come governi, imprese e comunità riusciranno a tutelare le risorse del Pianeta e i diritti di tutti, mediante sistemi di produzione e consumo ancora lontani dall’essere sostenibili.

Tra le conseguenze più impattanti di tale contesto troviamo certamente l’incremento delle disuguaglianze e il peggiorare delle condizioni di vita e di salute delle persone in buona parte del mondo. Tra carenza di materie prime alimentari, calamità naturali e difficoltà strutturali dei sistemi alimentari contemporanei, l’accesso a una nutrizione sana diviene dunque uno degli aspetti centrali su cui le istituzioni e le imprese devono impegnarsi per fare evolvere la società in ottica democratica e sostenibile. La ristorazione collettiva, in questo scenario, può rappresentare uno strumento importante in termini di educazione alimentare, consumo consapevole, accesso democratico al cibo e sviluppo di modelli di produzione più responsabili, soprattutto presso le generazioni future.

Questi i temi centrali su cui si sono confrontati Maurizio Martina, Vicedirettore Generale della FAO, Carlo Petrini, Fondatore di Slow Food, Guendalina Graffigna, Professore Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Chiara Nasi, Presidente CIRFOOD, durante l’evento “Il cibo è un atto politico. Da Expo 2015 alla sovranità alimentare: le nuove sfide in Italia e nel mondo”, svoltosi ieri presso il CIRFOOD DISTRICT, a Reggio Emilia.

Proprio dal palco del CIRFOOD DISTRICT, Carlo Petrini ha inoltre lanciato una mobilitazione per coinvolgere e stimolare sempre più cittadini a compiere azioni, nel proprio piccolo, che possano dar vita a un cambiamento fattivo dal 2023. Un cambiamento che includa una presa di coscienza e l’assunzione di responsabilità da parte degli individui con comportamenti in grado di limitare gli impatti ambientali delle proprie scelte quotidiane: 5 piccole azioni individuali, come ridurre il consumo di proteine animali e di cibi ultra-processati, diminuire lo spreco alimentare e l’uso di imballaggi plastici monouso e preferire il cibo locale e stagionale, che possono dar avvio ad un nuovo percorso positivo e di lunga prospettiva.

Food ESG Affairs

TM

Food ESG Affairs

Articoli correlati

-