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Lun. Dic 23rd, 2024

 CLAI inaugura il suo 2023 fieristico con la partecipazione a Marca, il tradizionale appuntamento dedicato alla marca commerciale che si terrà a BolognaFiere il 18 e 19 gennaio.

Un’ottima occasione per dare continuità al viaggio solidale di CLAI. Si è appena conclusa, infatti, l’iniziativa natalizia portata avanti assieme a Banco Alimentare che ha permesso di distribuire 200mila pasti alle persone più in difficoltà e all’interno della cooperativa imolese si sta già lavorando a un nuovo grande progetto che possa accompagnare l’ingresso nel periodo della Pasqua.

Da Natale a Pasqua, il viaggio solidale di CLAI non si ferma mai

Già da tempo è stato dato vita a un percorso di valore nel territorio laziale che vede come protagonista la Corallina, il tradizionale salame pasquale nato a Norcia, ma la cui fama si è diffusa appunto nell’intera regione della Capitale. CLAI riesce a interpretare questo salume in tutte le sue sfumature più strettamente locali grazie all’expertise dei suoi operatori e utilizzando sempre carne 100% italiana e di alta qualità.

Proprio da questo gustoso salume prenderà dunque avvio una nuova grande iniziativa di solidarietà: ogni acquisto di Salame Corallina CLAI permetterà infatti di contribuire a sostenere l’attività preziosa della Comunità di Sant’Egidio. Per rafforzare questo progetto solidale sono previsti interventi promozionali sul territorio e attività ad hoc sui canali social di CLAI, valorizzate anche dalla partecipazione dello Chef Max Mariola.

«La solidarietà è nel DNA di CLAI – sottolinea il Direttore Generale Pietro D’Angeli –. Per questo motivo valutiamo in continuazione le possibilità d’intervento in cui le nostre capacità di supporto e sostegno possano essere valorizzate al massimo. Questo nuovo progetto ci permetterà di creare una continuità solidale dopo l’impegno natalizio con Banco Alimentare: un modo per testimoniare coi fatti che l’attenzione agli altri non deve mai trasformarsi in un’esperienza occasionale».

A Bologna presentazione del nuovo Direttore Commerciale

Non si tratta dell’unica novità in casa CLAI. Ce ne sono pronte almeno altre due. Una riguarda una new entry davvero importante nel mondo CLAI. Da pochi giorni a Sasso Morelli è stato dato il benvenuto a  Gian Luca Bergonzoli, manager con importanti esperienze presso primarie aziende del settore agroalimentare e ora nuovo Direttore Commerciale dell’intero Gruppo CLAI, che comprende anche i marchi Zuarina e La Faggiola. «Mi fa molto piacere cominciare questo nuovo capitolo della mia vita professionale – sono le prime parole di Gian Luca Bergonzoli, che farà il suo debutto pubblico proprio a Marca –. Quello che vado a ricoprire è un ruolo carico di responsabilità: farò di tutto per soddisfare le aspettative riposte nei miei confronti e contribuire concretamente al progetto di crescita in Italia che CLAI sta portando avanti con successo in questi anni».

Un progetto di crescita che può essere sostenuto anche grazie a un rigoroso e imponente programma di qualità. Sono infatti oltre diecimila i controlli interni ed esterni effettuati da laboratori accreditati. Un’ulteriore conferma del livello di performance raggiunto da CLAI per portare sulle tavole degli italiani ogni giorno prodotti buoni, sicuri e di alta qualità.

Guanciale stagionato, a Marca la novità CLAI

L’altra novità riguarda invece il versante prodotti. Marca si rivelerà un’opportunità per gli operatori del settore di conoscere da vicino il nuovo Guanciale stagionato lanciato nello scorso mese di ottobre. È un prodotto che rappresenta molto bene lo “spirito” CLAI: nasce dalla tradizione e la sua carne – della filiera CLAI, di suini nati e allevati in Italia – è lavorata con pochi ingredienti, una sapiente artigianalità e una stagionatura lenta e dolce di almeno 120 giorni (ben oltre quella raggiunta dalla maggioranza degli operatori presenti sul mercato) che conferisce al prodotto un sapore unico e un profumo intenso. Senza dimenticare una caratteristica fondamentale e rara come la totale mancanza di conservanti. Gli ottimi riscontri già raggiunti in questi primi mesi di vita del Guanciale stagionato CLAI rappresentano un segnale molto più che incoraggiante.

Solo partnership di valore per la private label

Per quanto riguarda più da vicino il tema centrale di Marca, bisogna ricordare che la cooperativa agroalimentare imolese ormai da diversi anni realizza prodotti per la private label, selezionando con grande attenzione e cura le possibilità di dar vita a partnership in grado di generare valore.

«Per noi è gratificante constatare che il numero di retail che ci chiedono di collaborare sia in costante crescita – spiega Pietro D’Angeli –. Ciò significa in primis che la qualità del nostro lavoro viene riconosciuta e apprezzata, e inoltre, non meno importante, che stiamo dimostrando nei fatti di essere un’azienda sana e un partner serio e affidabile. Penso ad esempio agli sforzi notevoli che abbiamo dovuto sostenere negli ultimi mesi per non arretrare di un centimetro sul tema della qualità, anche a fronte di richieste pressanti del mercato. Abbiamo continuato a tenere la barra dritta: carne italiana al 100%, gestione della filiera, lunghe stagionature, l’expertise dei nostri operatori… Tutti elementi integranti della nostra identità e sui quali non possiamo mai scendere a compromessi. Se questo impegno ci è costato la rinuncia a qualche fornitura, non è un problema. Andiamo avanti nel nostro programma di sviluppo soltanto con partner che condividono il senso del nostro percorso orientato alla qualità».

Distintività uniche costruite in 60 anni di attività

Quando si parla di marca del distributore, d’altra parte, si rivela sempre più decisiva la capacità di essere riconosciuti sul mercato attraverso le proprie distintività. E CLAI viene ricercata proprio perché da sempre ha un’identità ben precisa, costruita in 60 anni di attività, che punta con forza su elementi, e lo ha ricordato bene il Direttore Generale, come la qualità, la carne 100% italiana, la sicurezza, l’expertise, la massima cura nella gestione della filiera e la valorizzazione del territorio.

Senza dimenticare che CLAI si è sempre contraddistinta per la singolare composizione della base sociale, costituita da soci allevatori, famiglie impegnate nell’allevamento di suini e bovini da carne, e da soci lavoratori, inseriti in vari ruoli nell’impresa. Un esempio di gestione partecipata, unico nel panorama dell’industria agroalimentare europea, che permette di valorizzare al meglio i prodotti grazie a una lavorazione artigianale di alto profilo

Un profondo spirito identitario cooperativo che può essere alimentato giorno dopo giorno soltanto da persone fortemente coinvolte nello stesso progetto e che mettono a disposizione tutto il loro impegno e la loro passione perché profondamente convinte e consapevoli del valore di ciò che stanno contribuendo a realizzare.

Rigore nella scelta delle partnership

Se CLAI è una realtà in salute è anche merito dell’attenzione con cui vengono individuate le aziende con cui decide di collaborare. «Siamo molto rigorosi nel selezionare i possibili partner con cui avviare partnership, anche nel campo del private label – prosegue D’Angeli –: si deve instaurare una connessione umana e valoriale reciproca, che vada oltre il mero scambio economico-produttivo. Per questo motivo ci piace accogliere i rappresentanti delle diverse aziende nel nostro stabilimento di Imola per far toccare con mano la particolare attenzione alle metodologie di lavoro che adottiamo e l’impegno sui fronti di ricerca, innovazione, sicurezza e sostenibilità umana e ambientale».

I salami CLAI in vetrina a Bologna

In questa grande vetrina bolognese nella quale viene presentata l’eccellenza italiana a marca del distributore, CLAI, impegnata da anni a valorizzare al meglio la grande famiglia dei salami italiani, si presenta con un’ampia selezione che copre in modo puntuale le richieste dettate dai trend che si stanno imponendo sul mercato.

A partire da una bella rassegna di tipicità di cui è ricco il nostro Paese: non solo i prodotti del territorio d’origine emiliano-romagnoli come il Salame Contadino, il Campagnolo o la famosa Salsiccia Passita, ma anche salami come O’solemio, la Ventricina e la Spianata, che hanno radici prettamente meridionali, o la Soppressa e il Padano che si collocano invece più a Nord. «Ogni giorno –spiega Gianfranco Delfini, Direttore Marketing CLAI – con passione e dedizione lavoriamo per interpretare in termini qualitativi le tipicità locali di tutta Italia grazie all’expertise dei nostri uomini e alla connessione che si è creata nel tempo con il territorio d’origine».

Alla richiesta sempre più evidente di “localismo” e “tipicità”, si affiancano però anche trend più moderni che richiedono salumi naturali light, in cui prevale la logica del “senza”.  Imola 1962 è la proposta di CLAI alla richiesta di prodotti più naturali. È un salame senza conservanti e con una lista ingredienti cortissima. Si tratta di un prodotto che ha richiesto un percorso di ricerca di oltre due anni e in cui CLAI s’identifica pienamente.

Per soddisfare invece le richieste legate ai temi del benessere e della leggerezza, CLAI propone il salame Bella Festa Light, che ha il 50% in meno di grassi rispetto a un tradizionale salame Milano. Il particolare processo di stagionatura permette di ridurre la percentuale di grasso, che raggiunge al massimo il 15%, mantenendo inalterato il sapore, del tutto simile a quello dei salami tradizionali.

Un altro trend che sta acquisendo crescente centralità è quello infine legato alle referenze a lunga stagionatura. E proprio su questo versante la proposta CLAI sta facendo registrare ottimi riscontri in particolare con il Salame Ungherese e il Salame Milano. La stagionatura, che avviene in speciali celle a freddo statico costruite apposta per le produzioni di alta qualità, in questi casi è davvero lunga: oltre 80 giorni in totale per il Milano e oltre 100 per l’Ungherese. «Si tratta di salumi che riusciamo a realizzare al meglio grazie alla profonda expertise che caratterizza le mani attente dei nostri operatori fin dalla nascita della Cooperativa, nel 1962, e che si tramanda di generazione in generazione – conclude Delfini –. A questo si aggiunge un’altra nostra distintività preziosa, già citata ma davvero fondamentale, come l’utilizzo di carni 100% italiane di alta qualità». E proprio questi salami a “lunga stagionatura” sono i protagonisti di alcune forniture di private label che si rivelano essere tra le più qualificate e coinvolgenti di CLAI per volumi prodotti.

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