Breaking
Mar. Dic 24th, 2024

Secondo il report “Alternative Investment” stilato da Cult Wine Investment – società leader mondiale nel mercato dei vini di lusso e da collezione – beni materiali come il vino possono costituire un interessante frontiera per gli investitori che in tempi di crisi bancarie sono alla ricerca di stabilità.

I cosiddetti “fine wines” – vini da collezione – forti un mercato secondario di portata mondiale, sono meno suscettibili alle oscillazioni repentine dei mercati, ai cambiamenti della politica, alle fluttuazioni dell’inflazione, essendo beni dal valore intrinseco forti di una domanda ed offerta generalmente stabile.

Tom Gearing CEO di Cult Wine afferma – ripreso da Adnkronos – sulle pagine del magazine The Drinks Business: “le performance dei fine wines hanno dimostrato come offrano rendimenti interessanti rispetto al rischio di un portfolio diversificato grazie alla loro stabilità e alla bassa correlazione con il mercato azionario”. Tuttavia, avverte Gearing, non si tratta di investimenti “facili”, entrare nel mondo dei vini da collezione comporta sfide particolari, tra cui la necessità di una forte liquidità e di spazi adeguati di stoccaggio, un investimento che: “è meglio affrontare come una componente a lungo termine di un portafoglio attraverso i cambiamenti delle condizioni macroeconomiche”, conclude.

Related Post