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Dom. Dic 22nd, 2024

“L’amica delle mamme” che dal 2011 accoglie nella sua cucina gli italiani, Benedetta Rossi, è ospite della nuova puntata di “BFF – Best Friend Florencia”, il podcast in cui Florencia Di Stefano-Abichain intervista celebrity che vorrebbe come migliori amici.

Dopo Elisa True Crime, Ghemon, Emanuele Ferrari, Zerocalcare, Vladimir Luxuria, Edoardo Zaggia, Marco Cappato, Filippa Lagerbäck e Valentina Dallari, la cuoca più amata d’Italia è la nuova aspirante “BFF” di Florencia che si è sottoposta al “test dell’amicizia” davanti a una tazza di mate argentino per raccontarsi “in confidencia” attraverso aneddoti, curiosità e segreti. Il nuovo episodio è disponibile da oggi, giovedì 27 luglio, su OnePodcast e su tutte le piattaforme di streaming audio.

Benedetta Rossi si racconta ai microfoni di Florencia condividendo le sue passioni, da quella per i viaggi a quella per la natura: «sono molto terrena. Quando ho un periodo di difficoltà, di super lavoro o di tanti pensieri, quella mezz’ora la mattina presto sono nell’orto a toccare la terra, a zappettare. Mi aiuta tanto, è come se il cervello mi dicesse “questa è la realtà giusta, quella vera e reale”» e commentando anche il suo rapporto con la popolarità, arrivata in poco tempo: «un po’ mi ha fatto da filtro essere rimasta dove sono nata e cresciuta, come protetta da ciò che mi circonda, come se fossi nel mio nido. Nonostante tutto ciò che succede, torno sempre lì [..] e mi dà la forza di rimanere me stessa [..]. Probabilmente le persone si sono affezionate a me perché sanno che sono la stessa di sempre, la stessa che faceva i saponi su YouTube e che provava a fare i tutorial e quindi si fidano di me».

Sul suo recente sfogo sui social dopo le critiche fatte ai suoi fan e followers, racconta: «dal 2011 ne ho dovute sentire tante […] ma sono sempre andata dritta per la mia strada, ho le spalle larghe e le ho sempre accettate. Però l’attacco alle persone che mi seguono per le loro scelte mi ha disgustato, anche perché i toni erano talmente di snobismo, come se le persone non fossero in grado di scegliere [..], questo accanimento a persone di cui io conosco storie e difficoltà, perché io leggo i messaggi che mi arrivano […],e  la realizzazione di una ricetta che ti permette di risparmiare anche un euro a fine mese può fare la differenza. Queste persone forse non sanno che in tante famiglie esiste questa esigenza di risparmiare e quindi trovo questo attacco il massimo della cattiveria […] Era un modo per colpire me colpendo i miei follower». E ancora, sul suo essere spesso vittima di articoli clickbait «Quello che più mi ha disgustato è “Benedetta non ce l’ha fatta”, sembrava fossi morta e delle signore mi hanno scritto […] spesso arrivano all’eccesso».

L’emozione provata con l’uscita della serie animata “Super Benny”, premiata ai Diversity Media Awards come miglior serie Kids «è bellissimo poter parlare ai bimbi. È una grande responsabilità ed essere stata premiata per questo mi rende molto orgogliosa [..]. Quando sono andata in tv pensavo di attirare l’attenzione di persone non digitalizzate come gli anziani [..] ma sono arrivata anche ai bambini […] Quindi Discovery ha avuto l’idea di farmi diventare cartone animato e di raccontare la mia vita e la mia realtà […] il fatto di vivere in campagna con gli animali, di trasmettere dei valori sani» e sul suo ultimo libro “In cucina con la friggitrice ad aria”, edito da Mondadori «il nome trae in inganno perché è tradotto dall’inglese […] la friggitrice ad aria non frigge, ma ti permette di far cose che non pensavi di poter fare in poco tempo».

Durante la conversazione con Florencia emergono anche aneddoti e curiosità come la passione per la ricerca delle erbe spontanee e delle loro proprietà curative, l’amore per Franco Battiato «credo di essere stata l’unica bambina di 11 anni a un suo concerto a Roma [..] ero la fan numero uno […]. Mi trasmetteva delle emozioni talmente profonde che andavo verso altri continenti quando lo ascoltavo, la mia fantasia prendeva il via», e il suo piccolo tallone d’Achille: l’inglese «è la cosa che mi manca di più nel mio percorso. Vorrei parlare ma fondamentalmente sono timida e mi chiudo, dovrò vincere questa battaglia prima o poi […]. Una volta in America guidando non mi sono accorta di aver superato il limite di velocità, è passata la polizia che mi ha fermata chiedendomi i documenti, ti giuro che li ho capito tutto».

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