L’Acetaia Giusti – la più antica al mondo, tutt’ora in mano alla storica famiglia modenese giunta con l’AD Claudio Stefani Giusti alla sua 17esima generazione – ha appena inaugurato a New York la prima filiale commerciale americana.
Dopo l’apertura nel 2017 della prima filiale estera in Corea del Sud – che ha segnato per l’azienda un passo importante nella strategia di internazionalizzazione –quella statunitense conferma sia la sorprendente forza del brand che la scelta di investire in modo massiccio nei mercati chiave per l’export del Made in Italy gastronomico,
attraverso: strategie diversificate area per area, assunzione di personale in loco e volontà di farsi promotori di una vera e propria cultura dell’Aceto Balsamico.
Una visione strategica che nasce proprio dal grande appeal che l’Aceto Balsamico Giusti esercita nel mondo, anche grazie alla capacità dell’azienda di raccontare il meglio della tradizione di un’intera regione, attraverso un prodotto di grande qualità e versatilità.
Acetaia Giusti è una realtà da 8,5 milioni di fatturato che negli ultimi anni porta avanti brillanti obiettivi di espansione: sono 60 i paesi fuori dall’Italia in cui l’azienda è presente e realizza il 60% del suo fatturato. Il mercato americano rappresenta oggi il10% di quest’ultimo – subito dietro alla Germania in cui si tocca il 15%. Seguono Corea del Sud, Giappone Francia ed Australia.
“L’apertura di una filiale negli Stati Uniti è per noi allo stesso tempo un traguardo, una conferma e una sfida” – afferma l’Amministratore Delegato Claudio Stefani Giusti. “Crediamo molto nel valore del nostro prodotto e del know-how acquisito, e ne conosciamo l’enorme potenziale attrattivo nel mondo; per questo stiamo investendo molto in termini di risorse ed energie per sviluppare una rete commerciale estera che sia sempre più strutturata, in grado di soddisfare la crescente richiesta del mercato. È una grande soddisfazione vedere i nostri prodotti esposti nei migliori department store e negozi di specialità del mondo, segno della sensibilità trasversale dei consumatori verso la qualità e verso aziende che con il loro prodotto riescono a trasmettere l’amore per una terra, una storia, una tradizione. Contestualmente cresce anche l’investimento sull’Italia, con l’espansione della rete commerciale, dei dipendenti e dell’investimento
sull’accoglienza: dall’apertura del nuovo Museo Giusti o Ottobre 2018, abbiamo raggiunto i 25.000 visitatori con un tasso di crescita del 50% rispetto all’anno precedente.