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Mer. Nov 27th, 2024

Una piccola rivoluzione che cambia radicalmente l’assetto societario del fast food famoso per i suoi panini di mare, nato in Puglia e con 8 sedi in alcune tra le principali città italiane (Polignano, Trani, due a Milano, Bologna, Torino, Roma, Verona, Padova). A novembre di quest’anno, l’agenzia di marketing Brainpull ha infatti acquisito la quota del 51% del capitale appartenuta finora al co-founder, l’imprenditore Bartolo L’Abbate, diventando proprietaria del 100% delle quote di Pescaria.


Brainvest, il veicolo del socio cofondatore Brainpull, ha acquisito la totalità delle quote dell’intero gruppo. Sul piano della corporate governance, Domingo Iudice, che incarna la visione strategica innovativa e il marketing dirompente che ha sempre caratterizzato l’agenzia di marketing, ha assunto il ruolo di presidente del CDA, con vice-presidente Claudio Matarrese, matematico ed esperto di controllo di gestione, con cui ha fondato Brainpull nel 2012 insieme ad altri 4 soci.


“Integrando visione strategica, capacità di comunicazione creativa integrata alle più moderne tecnologie, Brainpull ha rappresentato l’anima innovativa e dirompente del Marchio Pescaria, diventato leader indiscusso del comparto fish fast food Italiano e più in generale in quello del food service. In questo momento, siamo felici di definire ulteriormente l’abilità di management dei dirigenti Brainpull, consolidata dalla capacità di creare strategie integrate di marketing in grado di produrre un impatto concreto sui risultati del business dei propri clienti.”
Domingo Iudice, chairman e co-founder Pescaria
Una nuova azione che definisce lo spirito imprenditoriale di una divisione dell’agenzia di marketing pugliese, con sedi a Conversano e a Milano, che nell’ultimo anno ha anche firmato la creazione delle insegne Evviva Maria – la trattoria veloce che celebra l’orecchietta di Conversano con la cucina casalinga della chef Maria Cicorella – e Ammà Just Pizza, pizzeria fast di alta qualità a Monopoli, con gusti eclettici dall’Italia e dal mondo e le ricette dello stesso Chef di Pescaria, Lucio Mele. Brainpull ha inoltre acquisito partecipazioni di controllo in Spaccio Mortadella Jazz (enoteca casual in Società con Antonello Magistà e la padrona di casa Cinzia Siciliani) e Braccialetti Aua (di cui è CEO founder e ideatore Francesco Morisco).

Nell’ambito della negoziazione e della conclusione dell’operazione societaria, Brainvest, braccio armato del gruppo Brainpull che investe in economia reale, è stata assistita dallo studio Polis Avvocati – con un team composto dagli avvocati Michele Laforgia, Nicola Nisio e Federico Ceci, con il supporto di Deloitte, nelle persone di Soraya Di Mauro e dal partner Paolo Tedesco. Hanno contribuito alla strategia legale e alle pianificazioni, l’avvocato Valerio Lacirignola e il dott. Roberto Romita dello studio Backbone, che acquisisce anche il mandato per l’incarico da sindaco revisore nella persona del dott. Matteo Dalla Pola.


L’Abbate Investments, unipersonale facente capo al cofondatore Bartolo L’abbate, è stata seguita dall’avvocato Luigi Decollanz e dal dott. Ciro Armigero.
Gruppo Scirocco, holding detentrice del marchio Pescaria della quale Brainvest acquisisce la totalità delle quote, è supportata nelle negoziazioni e nell’esecuzione degli accordi dagli storici consulenti: lo studio Congiunzioni, nelle persone dei dottori commercialisti Francesco Errico, Luca Pagliara e consulente del lavoro dott. Francesco Sportelli oltre agli avvocati Massimiliano Maggio e Daniele Carucci, e il Rag. Fabio Barone, Commercialista Area Lavoro Odcec Bari.
La storia di Pescaria: un fast food all’italiana, buono e sostenibile
Il fast food di pesce più famoso d’Italia, nato in Puglia a Polignano a Mare, oggi conta 8 punti vendita in alcune tra le principali città italiane (Polignano, Trani, due a Milano, Bologna, Torino, Roma, Verona, Padova). Pescaria è stato il primo locale in Italia a proporre panini di mare in formula fast casual, con le ricette dell’Executive Chef Lucio Mele (BIB Gourmand 2013): in menù c’è il mare, dalle insalate con salmone, tonno, gamberoni al vapore al crudo mare, al pesce cucinato al momento e condito dallo chef, servito con pane di Altamura (tagliata di tonno arrosto, tataki di salmone, polpo arrosto). Immancabili le tartare, i carpacci, la frittura (paranza, alici, cozze, baccalà, polpette di crostaceo, fish and chips) e – ovviamente – gli iconici ed estrosi panini: tra i più amati il panino con tartare di tonno, burrata, pomodoro fresco, olio al cappero e pesto al basilico o quello con i gamberoni al ghiaccio, melanzana grigliata, fiordilatte, pancetta, chips di patate, rucola, salsa artigianale con ketchup e maio della casa.
Oltre ai grandi classici, ogni due settimane c’è un panino speciale dello Chef, realizzato in Partnership con altri brand o mediante il coinvolgimento dei clienti (per esempio, chiedendo loro i panini che hanno amato di più).
Il menù del giorno cambia, invece, a seconda della stagione: Pescaria si rinnova quotidianamente puntando sempre più sulla freschezza degli ingredienti e sulla stagionalità delle ricette.
Non mancano le proposte per i più piccoli: da circa un anno infatti Pescaria ha reso disponibile il menù baby “Piccoli Pescatori”, una box per i più piccoli con patatine fritte, salse artigianali e un bun (panino morbido) con cotoletta di merluzzo.
Interessante anche la proposta dei vini (tutti rigorosamente pugliesi) fatta eccezione per la selezione di champagne – con etichetta Pescaria -, dalla vocatissima zona della Champagne, Le Mesnil-sur-Oger, è disponibile in brut, extra brut e rosé Veuve Blanche Estelle.
Grazie a una gestione centralizzata della cucina e a una ottimizzazione strategica delle operazioni logistiche, Pescaria è in grado di conoscere perfettamente il consumo di materia prima nei punti vendita: motivo per cui l’insegna ha un tasso di spreco degli alimenti inferiore al 5% ed è stata premiata dai Retail Awards di Forum Retail in qualità di Best Logistics Project. Dal 2019 Pescaria è il primo fast food in Italia plastic free, grazie all’uso di posate, bicchieri e cannucce in PLA, materiale derivato dal mais, biodegradabile e compostabile. Una decisione che permette di risparmiare 7 tonnellate di plastica al mese per punto vendita.

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